Il profumo nasce già all’inizio, quando la cipolla incontra l’olio di cocco e nell’aria si apre quella nota dolce che sa di cucina vissuta. L’aglio e lo zenzero seguono subito dopo, decisi, e il loro aroma sale come un invito a rallentare e respirare. Le verdure cadono nella padella una dopo l’altra: la carota con il suo arancio vivo, la zucchina chiara, il peperone che porta un brivido d’estate ormai lontana. Il curry e la curcuma colorano tutto d’oro e di terra, unendo ciò che era diverso in un unico gesto profumato.
Quando il latte di cocco e il brodo iniziano a sobbollire, si crea una piccola quiete. Le verdure si ammorbidiscono lentamente, senza fretta, e negli ultimi minuti gli spinaci si arrendono al calore, diventando velluto verde. Il riso integrale attende in fondo al piatto, con il suo sapore fermo e la sua forza stabile. Il curry gli scivola sopra e tutto diventa un’unica ciotola piena, nutriente, vibrante.
È un piatto che risveglia senza agitare, che porta chiarezza nei sensi e un calore gentile allo stomaco.