Il mese di ottobre si conclude con una soglia. Nelle antiche terre celtiche questo momento era chiamato Samhain, la “fine dell’estate”, ed era più che una ricorrenza: era il tempo del passaggio. Non un semplice cambio di stagione, ma la conclusione dell’anno agricolo, il sigillo posto sul raccolto, l’inizio di un ciclo nuovo che nasceva nel buio. I campi erano ormai spogli, il bestiame riportato nelle stalle, e l’uomo si preparava al lungo riposo dell’inverno.
Il Samhain era percepito come tempo di confine, in cui i mondi si sfiorano: il velo tra visibile e invisibile si fa sottile, e gli spiriti dei defunti potevano avvicinarsi ai vivi. Non c’era paura in questo, bensì rispetto: il buio veniva riconosciuto come grembo, non come assenza. Per i Celti, infatti, l’anno nuovo iniziava proprio in questa notte sospesa: non con i fasti della luce, ma con il silenzio fertile dell’ombra. È da qui che, secoli più tardi, sono nati riti popolari e mascheramenti confluiti nell’attuale Halloween, ma l’origine resta quella di un capodanno spirituale, un invito a riconoscere il valore del raccoglimento.
Sul piano simbolico, il Samhain ci insegna che la vita non è una linea continua, ma un ritmo che alterna espansione e ritiro. Ciò che muore non scompare, ma si trasforma in seme invisibile. Ogni caduta di foglia, ogni tramonto, ogni silenzio è in realtà preparazione alla rinascita. In questa prospettiva, la quiete non è rinuncia, ma forza. Entrare nel buio significa accettare di non vedere per un tempo, affidarsi al grembo della Terra che rigenera. È un atto di fiducia profonda, un radicamento nell’ordine naturale dei cicli.
Per Emporium Sadalmelik, questo passaggio non è soltanto memoria di un’antica festa, ma un invito a vivere l’autunno come rituale interiore. Prepararsi al Samhain significa armonizzare corpo e spirito con piccoli gesti consapevoli:
– Un incenso acceso, che accompagna la meditazione e purifica gli spazi, ricordando che il visibile e l’invisibile si incontrano.
– Una tisana rilassante, bevuta la sera, che riscalda il corpo e lo dispone all’introspezione.
– Un rimedio floreale, che aiuta ad accogliere il silenzio interiore, trasformando la quiete in forza vitale.
“Un rimedio floreale ideale in questo passaggio è Autumn Leaves dei Fiori Australiani: pensato per accompagnare il “lasciare andare”, guidare il respiro spirituale attraverso la soglia e sostenere la quiete interiore in attesa della luce che verrà.”
Così, il Samhain non resta un frammento di storia, ma diventa una pratica viva, capace di sostenere l’anima contemporanea. È la festa che ci ricorda che ogni fine è inizio, che nel grembo della notte si custodisce la luce, e che il vero radicamento non è solo nella terra, ma nella capacità di abitare i cicli della Natura senza paura, con gratitudine e presenza.
1. Cos’è il Samhain?
Il Samhain è un’antica festa celtica che segna la fine dell’estate e l’inizio del nuovo anno, legata al buio, al silenzio e alla trasformazione.
2. Qual è il significato simbolico del Samhain?
Il Samhain rappresenta il confine tra visibile e invisibile, la fine di un ciclo e la preparazione alla rinascita, un invito al raccoglimento interiore.
3. Quali rimedi naturali aiutano a prepararsi al Samhain?
Incensi, tisane rilassanti e rimedi floreali come Autumn Leaves dei fiori australiani sostengono introspezione, quiete e armonia interiore.