Ogni anno, quando la luce si ritira e la terra si copre di silenzio, l’anima sente il richiamo del riposo. Non è stanchezza: è ritorno al grembo della Terra, luogo sacro dove tutto ciò che è visibile si dissolve per rinascere in forme nuove.
Il riposo non è assenza di azione, ma fase di incubazione. In natura, la quiete invernale è il momento in cui i semi dormono per prepararsi alla fioritura. Allo stesso modo, nel corpo umano, la notte è il laboratorio in cui si rigenerano le forze, si ricompone la mente, si distende il cuore.
In questo periodo, è utile accompagnare il corpo e lo spirito con piante che parlano il linguaggio della pace profonda.
La Withania (Ashwagandha) è la radice della resilienza gentile. Dona forza e stabilità, riduce lo stress e armonizza il sistema nervoso. È il sole che continua a brillare sotto la neve.
Il Tiglio, albero della distensione, calma il cuore e regola il ritmo del respiro. Il suo macerato glicerico distende le emozioni e favorisce un sonno sereno, come un abbraccio di luce tiepida.
Infine, per i momenti in cui il pensiero non si ferma e la notte tarda a portare sogni, il Ligne Nuit Bio unisce Escolzia, Passiflora, Lavanda e Biancospino. È una sinfonia vegetale che accompagna dolcemente al riposo profondo.
Rituale del Grembo Silenzioso
Ogni sera, prima di coricarti, prepara una tazza d’infuso o assumi il tuo rimedio rilassante. Poi siediti in silenzio, con una mano sull’addome. Ascolta il respiro che si muove come un’onda.
Visualizza la Terra che ti accoglie e lascia che ogni pensiero si dissolva.
Il riposo è una preghiera senza parole, un ritorno alla matrice che rigenera ogni vita.
Perché il riposo è importante per il benessere spirituale?
Perché è la fase in cui corpo e anima si rigenerano, permettendo alle forze vitali di riequilibrarsi e prepararsi alla rinascita.
Quali piante favoriscono il rilassamento e il sonno profondo?
Withania, Tiglio, Passiflora, Lavanda ed Escolzia agiscono in sinergia sul sistema nervoso e sul cuore.
Come prepararsi al solstizio d’inverno interiormente?
Con momenti di silenzio, introspezione e rituali serali che favoriscano calma, centratura e accoglienza del buio come spazio di rinascita.