L’autunno porta con sé il frutto umile e potente della castagna. Custodita in un riccio spinoso, la sua polpa dolce e nutriente è da sempre alleata dei cammini autunnali, quando l’energia vitale ha bisogno di forza per affrontare i freddi.

La castagna è un frutto che parla di terra: radicamento, sostegno e stabilità. Non sorprende che per secoli sia stata definita “pane dei poveri”, alimento capace di sfamare intere comunità nei mesi invernali. Oggi, oltre al suo valore simbolico, porta con sé virtù fitoterapiche importanti: ricca di minerali, sostanze nutritive e fibre, dona energia e solidità al corpo.

A livello alimentare, la farina di castagne e le castagne stesse rappresentano un nutrimento ricco e remineralizzante, ideale per sostenere le giornate fredde.
A livello fitoterapico, il gemmoderivato di Sequoia agisce come complemento sottile: richiama la forza e la verticalità degli alberi antichi, sostenendo le energie profonde e la capacità di radicarsi con vigore nella stagione autunnale.

Accogliere la castagna e la Sequoia significa integrare due piani: il corpo che si nutre della terra e lo spirito che si ancora alla forza di alberi secolari. È un invito a ricordare che anche nei momenti di apparente quiete, la Natura offre sostegno e stabilità.

1. Qual è il significato simbolico della castagna?
La castagna rappresenta il radicamento, la stabilità e il nutrimento, legando l’uomo alla terra nei mesi autunnali.

2. Quali benefici ha la castagna?
La castagna è ricca di minerali, fibre ed energia, sostenendo il corpo e donando vitalità durante i mesi freddi.

3. Quali prodotti naturali si ottengono dalla castagna?
Dalla castagna derivano farina nutriente, tisane remineralizzanti ed espettoranti.

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